“I politici dovrebbero essere accusati di una quantita’ sterminata di reati, che io enuncio solo moralmente: indegnita’, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con i banchieri, connivenza con la mafia, alto tradimento in favore di una nazione straniera, collaborazione con la Cia, uso illecito di servizi segreti, responsabilita’ nelle stragi.. responsabilita’ della degradazione antropologica degli italiani…” Pier Paolo Pasolini (1975)

martedì 24 gennaio 2017

Uniti chi ?



















Arrivano assurde ed incomprensibili le parole del Presidente della Repubblica oggi, dopo quanto accaduto nel centro Italia, dopo quanto continua, lì e nel Sud Italia, ad accadere.


Uniti chi ? di il Pasquino

Non solo una protezione civile lasciata al suo destino, con pochi mezzi e poche risorse anche economiche a disposizione, ma il persistere nel negare responsabilità sempre più evidenti, sempre più vergognose, che un capo dello Stato avrebbe il dovere di denunciare e non di sottacere.

Quel richiamo all’unità suona come una beffa, l’ennesima presa in giro nei confronti di un paese che vede le proprie risorse sparire nelle tasche di quella classe politica che trafuga ogni cosa, dal lavoro alle pensioni, dalla sanità all’istruzione, che occupa fraudolentemente le aule parlamentari, che condiziona e guida un’informazione malata, che è incapace di affrontare con serietà quei problemi figli di 70 anni di furti e di devastazione del territorio.

E’ normale ed accettabile che nel 2017 i malati vengano adagiati al suolo per mancanza anche di barelle, che nell’Ospedale più importante del Sud, il Cardarelli, debbano essere portati nelle sale operatorie per dargli un posto dove stendersi, è normale che una nevicata o una pioggia abbondante uccida tanta gente, è accettabile che tutto sia sempre emergenza e nessuno di voi abbia mai alcuna responsabilità in quello che accade ?

Pertini, nel 1980, gridò forte il suo sdegno per quanto accadeva in Irpinia, “Fate presto” e dal suo furore nacque quella protezione civile che i politici di quella sinistra, che sta facendo a pezzi i diritti e l’intero paese, ora ha totalmente distrutto.

Forse una forte presa di posizione contro scelte che si stanno dimostrando nefaste per il paese, che hanno causato ritardi nei soccorsi e la morte di persone, che chiedesse un’assunzione di responsabilità che non solo tarda a venire, ma che manca totalmente nella “pratica” di questa politica, avrebbe ridato speranza di una vera svolta, in positivo, al paese.

Purtroppo dobbiamo registrare, così come accadde con Napolitano, che chi ora siede in quella poltrona, che dovrebbe essere di garanzia per i diritti dei cittadini e di quella Costituzione violata continuamente negli atti e nei fatti, non è altro che la mera espressione di una politica che non riesce più ad andare oltre il proprio diretto interesse e la salvaguardia costante dei propri inaccettabili privilegi.

Non può esserci unità dove vengono violati i diritti fondamentali delle persone, dove si scava ancora con le mani, dove si curano i malati nelle corsie, dove la scuola cade a pezzi, dove chi è responsabile di tutto ciò non ha neanche la decenza di tacere e di dimettersi.

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