“I politici dovrebbero essere accusati di una quantita’ sterminata di reati, che io enuncio solo moralmente: indegnita’, disprezzo per i cittadini, manipolazione del denaro pubblico, intrallazzo con i petrolieri, con i banchieri, connivenza con la mafia, alto tradimento in favore di una nazione straniera, collaborazione con la Cia, uso illecito di servizi segreti, responsabilita’ nelle stragi.. responsabilita’ della degradazione antropologica degli italiani…” Pier Paolo Pasolini (1975)

lunedì 23 gennaio 2017

Nino Di Matteo elogia il codice etico M5S e denuncia i rapporti mafia-politica















Il pm del processo sulla Trattativa Stato-mafia Nino Di Matteo interviene al convegno "Condannati all'impunità" alla Corte Suprema di Cassazione e denuncia i rapporti tra mafia e politica. Lo fa snocciolando una lunga serie di nomi, da Andreotti a Dell'Utri, da Cuffaro a Lombardo, fino a Berlusconi, "che discuteva della riforma costituzionale con l'allora presidente del Consiglio Renzi". Poi si esprime sulle polemiche seguite all'approvazione del codice etico recentemente adottato dal Movimento 5 Stelle: "Mi sembrano sterili e strumentali al mantenimento di una situazione insostenibile. Credo che quel codice costituisca un importante e molto positivo segnale di svolta”.



Estratto dalla diretta di Radio Radicale: http://www.radioradicale.it/eventi/2887


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